"E adesso mi piacerebbe che 'Turchese' diventasse un film". Dopo il grande successo del suo primo romanzo, Flaminia Bolzan - la piĆ¹ celebre criminologa della televisione italiana - rende pubblico il suo nuovo sogno. Lo ha fatto, all'hotel Caminetto di Canazei, teatro dell'anteprima trentina del suo libro - "Turchese" (edito da Do it human) - presentato assieme al giornalista Mario Pugliese nell'ambito degli eventi organizzati in Val di Fassa dall'Ale Piva Production.
Davanti ad una platea d'eccezione (presenti tra il pubblico anche Elena Morali, Nicolas Vaporidis, Pippo Pelo e Adriana di Radio Kiss Kiss, Claudio Chiappucci e Stefano Tacconi), la Bolzan ha raccontato genesi e trama del suo primo romanzo, precisando che - in attesa del sequel (al quale sta giĆ lavorando) - "sarebbe bello se un produttore cinematografico volesse portare sul grande schermo la storia di Turchese".
Ma dopo aver parlato della sua fatica editoriale, il dialogo ĆØ scivolato - come sempre - verso i grandi casi di cronaca nera. Dalla condanna di Bossetti al caso di Sara Scazzi, da Melania Rea al delitto di Cogne, fino ai dubbi della strage di Erba, Flaminia Bolzan ha risposto, colpo su colpo, alle incalzanti domande del pubblico che hanno confermato - per l'ennesima volta - il grande successo del filone noir.